Il 2 e 3 novembre si è svolta a Policoro in Basilicata l’ultima tappa del 2024 del circuito dei Grand Prix cadetti e junior.
Quattro i cadetti scesi sul tatami nella giornata di sabato: ad aprire le danze è stata Gaia Nastasi che fulmina la sua prima avversaria con un bellissimo ippon, poi dà troppa importanza al nome della seconda judoka che le si para di fronte e affronta l’incontro con minore sicurezza e questo la porta a subire una sconfitta. Emma Nastasi segue la stessa sorte della sua gemella, vince con estrema facilità il primo incontro ma al secondo impegno, pur conducendolo con un importante vantaggio di wazari, lascia scoperta la difesa in una fase di lotta a terra e subisce un ippon per strangolamento.
Il primo dei ragazzi in gara, Davide Tassi, purtroppo non riesce a fare meglio, forse un po’ troppo emozionato, parte deciso nel suo primo incontro ma subisce un ippon di contro colpo. Riesce a fare meglio Oscar Capezzuoli che si ritrova all’interno della numerosa categoria dei 66 kg, e supera per ippon uno dopo l’altro i primi tre avversari che gli si parano davanti
(l’ultimo dei tre con un bellissimo uchimata): agli ottavi di finale si trova contrapposto con l’atleta Ceci del Banzai Cortina di Roma con il quale intraprende un lungo incontro che andrà all’extra time e risolto con una serie di sanzioni date dagli arbitri che lasciano molto con l’amaro in bocca decretando una sconfitta assolutamente immeritata.
La giornata di domenica si apre con l’entrata in gara dello junior Igor Donati che purtroppo, assente per un lungo periodo dalle gare, paga lo scotto dell’emozione e deve abbandonare prematuramente la gara.
Di tutt’altra natura invece la prestazione di Luisa Iuga che tiene fede ai buoni propositi con i quali si era lasciata alle spalle la poco esaltante prestazione della Coppa Italia: calata questa volta nella sua categoria dei 63 kg supera con un ippon di strangolamento la prima judoka che le si para davanti, poi al secondo turno, pur producendo una buona prova, cede il passo all’atleta che poi vincerà la categoria. Ma nei recuperi non lascia alcuna chance alle avversarie superando la prima per due wazari e poi riuscendo a conquistare una meritato terzo gradino del podio con un lungo incontro che si risolverà solamente ai vantaggi, ma la medaglia di bronzo è al suo collo.