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Codice morale del Judo

Codice etico del  JUDO che deve essere conosciuto ed applicato da ogni praticante.

 

JUDO come EDUCAZIONE.

 

L'EDUCAZIONE - Rispetto degli altri nella vita, nel DOJO e sul TATAMI.

IL CORAGGIO - Fare ciò che è giusto e nel modo corretto.

LA SINCERITÁ - Esprimere le proprie idee senza mascherare il proprio pensiero. Attaccare e difendersi liberamente nel randori.

IL CONTROLLO DI SE - Saper tacere quando si è arrabbiati. Trovare nuove energie nella sconfitta.

L'ONORE - Fedeltà alla parola data. Rispettare i propri impegni e le consegne ricevute.

LA MODESTIA - Parlare di sé senza orgoglio. Aiutare sempre il compagno meno esperto per farlo crescere.

IL RISPETTO - Senza rispetto non ci può essere confidenza. Tutti si allenano insieme, adattando le proprie capacità proporzionalmente.

L'AMICIZIA - Il più puro dei sentimenti.

 

L'OBIETTIVO DEL GRUPPO - Trasmettere il proprio sapere e migliorare la propria conoscenza ed abilità.

 

JUDO come IGIENE.

 

LA PULIZIA DELL'AMBIENTE - L'ambiente in cui si pratica il JUDO (TATAMI, DOJO o PALESTRA) è pulito in quanto il JUDO si pratica scalzi e con indumenti che non possono essere usati nella vita di tutti i giorni.

LA PULIZIA PERSONALE - I piedi, le mani e il corpo devono essere puliti, le unghie tagliate e il judoji lavato.

L'ORDINE - Il JUDO richiede ordine nella predisposizione del materiale personale e nel vestirsi. Le ciabatte con cui si accede al TATAMI devono essere disposte in ordine.

LA CURA - Chi pratica il JUDO deve curare che l'abbigliamento sia pulito e in ordine, il nodo della cintura corretto .

IL CONTROLLO - Nel JUDO si controlla non solo l'abilità nell'eseguire le tecniche, ma anche il modo in cui si tiene la divisa, come ci si presenta sul TATAMI e il comportamento.


Venerdì 22 Novembre 2024

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