Tutti per uno... uno per tutti
1979 -1986: tutti per uno… uno per tutti
Gli atleti di questo periodo sono amici dentro e fuori della palestra, durante l’allenamento condotto sempre con criterio e serietà, ma anche se vanno al cinema o organizzano una cena o una spedizione a vedere un torneo internazionale. Esiste tra di loro una sana competitività e, talvolta, sta all’autorità di Bruno Nibbi spengere il troppo ardimento durante il “Randori”. La parola d’ordine è una sola “ Patire e Vincere” e con questo motto arrivano una vera pioggia di successi anche da quegli atleti meno appariscenti.
Lo zoccolo duro oltre che da una Parenti motivatissima ed intenzionata a togliersi le ultime soddisfazioni, (i 35 anni incalzano e con loro l’addio alle gare) è formato da David Tammaro, Michelangelo Santucci, Luigi Piazzi, Simone Cresti, Roberta Pepi ed Andrea Mecacci a questi si aggiungono due universitarie Antonella Atzori SEB ed Orietta Berti di Biologia.
Si comincia nel 1979 con un titolo di Campione Assoluto d’Italia per la Parenti per finire nel 1986 con il terzo posto e cintura nera 1° Dan per Simone Cresti al Campionato Italiano Cinture Marroni. Tra questi due eventi ci sono oltre venti titoli di Campione Regionale tra di categoria e assoluto, due titoli nazionali, quattro argenti, tre bronzi e un quinto posto per Giovanna che arriva anche al 5° DAN per meriti agonistici. Questa atleta inoltre conferma il terzo posto in Europa agli Europei in Olanda. Michelangelo dopo un ottimo terzo posto alla finale delle cinture marroni nel 1983 fa un grande exploit, l’anno dopo, ai Campionati nazionali junior perdendo in finale da Giorgio Vismara, diviene 2° DAN e si qualifica per gli Assoluti d’Italia 1984 (11°), colleziona anche due quinti ed un settimo ed una convocazione in azzurro. Simone Cresti come detto sopra dopo tre partecipazioni alle finali nazionali, a Napoli, fa il colpo grosso, ed anche Elena Bindi, un’esordiente riporta la medaglia di bronzo alla finale nazionale di Rieti. Ottimi, anche i quinti posti di David Tammaro agli Italiani junior nel 1981, di Roberta Pepi alla Coppa Italia nel 1985 e i noni di Luigi Piazzi ed Orietta Storti alle finali nazionali. Nella classifica per società nazionale il CUS Siena è 106° su oltre settecento società italiane. Si torna in Bulgaria e si va a Pontalier in Francia, sempre per migliorare. Presenze nella squadra regionale per Santucci, Piazzi e Parenti e quest’ultima, con la squadra Nazionale Universitaria vince il triangolare Toscana-Svizzera-Italia e si classifica al terzo posto al Trofeo Internazionale Franco Natoli.
Ben quattro nuove cinture nere Tammaro 1980, Santucci 2° DAN 1984, Piazzi 1983 e Cresti 1986. Il Presidente Federale conferisce al Nibbi il 4° DAN per questi risultatoni del suo Team: il Cus Siena.
La sezione va forte anche dal punto di vista organizzativo, Antonella Atzori, oltre a fare risultati nei maggiori tornei nazionali, è sempre pronta a dare il suo aiuto nella struttura ed Andrea Mecacci è un caposaldo dell’organizzazione per l’Open del 1983 e nell’anno seguente del 1° Torneo Città del Palio gara che partì come quadrangolare per rappresentative regionali per poi divenire una delle più gettonate manifestazioni judoistiche giovanilidel mondo. “ Vassene il tempo e l’uom non se n’avvede”,i ragazzi crescono vanno chi all’università fuori sede, chi a fare il militare e chi torna a casa post lauream. Il Nibbi inizia la ricostruzione coadiuvato dalla Parenti che terminata l’attività agonistica ha acquisito la qualifica di Istruttore Federale.
Nuovi nomi all’orizzonte cussino sono quelli di Massimo Lucchesi campione regionale e primo clasificato al 2° Torneo internazionale Città del Palio, Stefano Bindi terzo nella stessa gara ed Elisabetta Bertoni quinta al Torneo di Moirans (Francia).
Nell’estate di quest’anno questo gruppo di ragazzi prende parte allo stage di Sofia Antipolis (Antibes) a cui partecipa anche la Nazionale Tedesca, fanno parte della spedizione Lucchesi, Allegri, Guerrini, Fabbri, Bindi, Turbanti, Nibbi e Parenti.