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I primi risultati

Così inizia la storia

I primi risultati

Tutti per uno... uno per tutti

La non facile ricostruzione


 

1972 -1978: tra un trasloco ed un altro arrivano i risultati.

story-1972-00.jpgLe lezioni si svolgono sempre presso la Palestra Peruzzi, tre volte la settimana, un turno unico per adulti e un po’ di ragazzi più giovani che si allenano con molto spirito e voglia come se invece di qualche risultato volessero conquistare la Luna.
I
l 1972 è l’anno della prima affiliazione alla FIAP (Federazione Italiana Atletica Pesante) e, Fabio Giuntini responsabile di sezione ottiene le tute ufficiali del Cus ed ordina delle borse extra large per contenere tutto l’occorrente per le trasferte.

Si, si parla di gare e l’emozione sale alle stelle. In primavera la prima uscita è a Firenze per la Coppa Libertas si vede subito che alcuni di questi ragazzi hanno dei numeri e la stessa sensazione si ha ai Campionati Universitari di Viareggio tre giorni dopo.
In Autunno ben due atleti si qualificano per una finale nazionale: Fazio Peruzzi per il Trofeo Quattro Mari va ad Ascoli Piceno e Giovanna Parenti, neo campionessa toscana a Lugo di Romagna. Pagano, come prevedibile, l’inesperienza ma tornano a casa gasati più che mai ed intensificano gli allenamenti in vista del Trofeo Montreal ’76 che in programma a gennaio (1973) a Roma. Fazio si qualifica undicesima e Giovanna quinta, questa buona prestazione porta anche la cintura verde. Giovanna può partecipare anche ai campionati Nazionali Seniores in quanto per le donne non ci sono sbarramenti di cintura e così il 17 Marzo dello stesso anno arriva il primo podio con un terzo posto e la qualificazione per gli Assoluti D’Italia, che porteranno a Siena un altro bronzo. story-1973-01.jpg

Arrivano i risultati, ma alla Peruzzi ci sono i lavori e dopo le vacanze estive, i cussini non hanno dove allenarsi in attesa che sia pronta l’Acquacaldestra. Dopo un po’ di preoccupazione per paura di interrompere l’attività riescono ad ottenere la palestra della Saffi dove si allenano per circa due mesi. Al termine di questo periodo vanno finalmente all’Acquacalda dove, si monta e si smonta il tappeto come dalle altre parti, ma sono nella loro struttura che dividono con il volley. I turni ora sono differenziati, bambini, principianti e coloro che fanno le gare sono divisi, i più volenterosi tra cui Valerio, Fazio e Giovanna li fanno anche tutti e tre, non solo per allenarsi, ma anche per “ imparare” ad insegnare. Dopo l’allenamento si va perlomeno a bere una birra e a mangiare un panino se non a cena ed il Nibbi sciorinando tutto il suo carisma e storie di judo incanta sempre più questo manipolo di affezionati auditori.

Cominciano i primi allenamenti fuori sede a Firenze a Prato e, dato che i mezzi scarseggiavano, quando non si riusciva ad avere l’automobile di famiglia si faceva l’autostop all’andata e il treno al ritorno. In occasione di una gara poi, si stringe una collaborazione con una palestra d’Udine il Tenri dove insegnano ben due maestri giapponesi. Appena possono caricano judoji e bagagli e vanno trascorrere due o tre giorni in Friuli dove per il judo, con i giapponesi, sembra di toccare veramente il Sol Levante con un dito. I risultati s’intensificano con la vittoria di molti titoli regionali e alla finale di Coppa Italia del 1974 a Napoli, Giovanna Parenti è prima e Serena Massari nona. Dopo questa medaglia d’oro e i due secondi posti agli Italiani di classe e assoluti la Parenti è convocata in azzurro e partecipa alla Coppa Europa di Genova conquistando un ottimo bronzo. Continua una pioggia di risultati e, per fortuna non solo al femminile, Marco Isidori conquista un quinto posto alla finale di Coppa Italia seniores ed un quindicenne Daniele Corradi dimostra tutta la sua classe nella gara a squadre Toscana Campania svoltasi a Cecina. Il momento di grazia del clan cussino continua nel migliore dei modi; Il Corradi dopo la conquista del titolo regionale si qualifica per la finale di coppa Italia speranze e, a Napoli, si classifica settimo, risultato questo, che lo fa convocare per un collegiale nazionale. Giovanna continua la sua marcia in salita e dopo aver sconfitto la sua bestia nera, l’amica rivale Margherita De Cal nella finale di Coppa Italia a Vicenza, a Lugo di Romagna agli Assoluti D’Italia, conquista sul campo la cintura nera 1° DAN, la prima cintura nera per Siena e provincia. La Massari dopo il bis ai Campionati regionali alla finale di Vicenza è quinta.

story-1975-01.jpgLa Toscana e l’Italia non bastano più e per vedere ed apprendere con gli occhi un judo più importante; il Nibbi è trascinato con dei viaggi al limite dell’incredibile anche perché i risparmi personali scarseggiano, a vedere i Campionati Europei a Lione ed i Mondiali a Vienna e a prendere parte ad un paio di tornei all’estero. I risultati riportati anche a questi tornei un primo, due secondi e tre terzi posti inducono il consiglio del Cus ad includere anche cinque atleti del judo con il loro istruttore nella comitiva del volley che va ad allenarsi in Bulgaria. Alla luce di questi risultati inizia l’anno 1976 e Bruno Nibbi intervistato dichiara su “La Nazione” del 13 gennaio di quell’anno di desiderare una palestra tutta per il Judo Cus. La sezione ha più di cento tesserati tra adulti e giovani, proprio da questi cominciano a fare capolino i vari Santucci, Piazzi, Chiappelloni che saranno le colonne nei futuri anni. Giovanna, dopo esserci andata vicina diverse volte, arriva al tanto sospirato titolo italiano e ai Campionati europei di Vienna, con un terzo posto in categoria e un quinto nell’Open conquista il 2°DAN. I giovani cominciano a fare capolino, Luigi Piazzi e Giampiero Falsetti si qualificano per la finale nazionale e, il secondo è anche selezionato per la rappresentativa regionale che affronta la Liguria a Livorno. Michelangelo Santucci, e Marco Chiappelloni si fanno onore nel Campionato Regionale Ragazzi, arriva il 3° DAN ai Campionati Europei 1978 di Colonia, anche se non va oltre al bronzo, per la Parenti.


 

Giovedì 5 Dicembre 2024

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